mercoledì 12 aprile 2017

Il fascino di una traduzione


E' incredibilmente difficile il mestiere di traduttore!. Occorre avere esperienza e conoscere perfettamente la lingua originale, lo stile e la scrittura dell'autore. Ma non basta ...bisogna avere il coraggio di saper osare....e conoscere perfettamente anche la lingua di destinazione dell'opera...insomma non è un mestiere da tutti! Spesso quando leggo i libri in italiano mi domando....chissà com'è riportato nell'edizione originale? :)
La traduzione dell'incipit di Jane Eyre nell'edizione BUR del 1951 mi ha riservato una bella sorpresa. L'ho trovata molto poetica, decisamente diversa se la confrontiamo con le altre edizioni più recenti! Provate a prendere la vostra copia di Jane Eyre e confrontate!
Buona lettura!:) 


Impossibile uscire a passeggio quel giorno. Avevamo, è vero, camminato per un'ora nell'albereta ormai spoglia, durante la mattinata; ma all'ora di colazione (la signora Reed faceva colazione presto, quando non aveva ospiti) il vento freddo aveva ammassato una nuvolaglia così fosca, seguita da una pioggia tanto penetrante, che non era più il caso di pensare a un po' di esercizio all'aperto quel pomeriggio.
Ma io ero contenta; non mi piacevano le lunghe passeggiate, specie nei pomeriggi d'inverno; detestavo ritornare a casa nella luce grigia del crepuscolo, con mani e piedi intirizziti e il cuore triste per i rimproveri di Bessie, la bambinaia, e umiliata dalla consapevolezza della mia inferiorità fisica rispetto a Eliza, John e Georgiana Reed.
I nominati Eliza, John e Georgiana si trovavano ora in salotto, riuniti intorno alla loro mamma; ella se ne stava sdraiata su di un divano accanto al caminetto e, circondata dai suoi diletti (che per il momento non bisticciavano né strillavano) appariva felice. Quanto a me, mi aveva dispensata dall'unirmi al gruppo dicendo che "le rincresceva di dovermi tenere a distanza ma che sino a quando Bessie non le avesse detto e lei stessa non avesse avuto modo di convincersi che io mi sforzavo seriamente di diventare più socievole ed espansiva, e di acquistare modi più amabili e spontanei - mi voleva più allegra, più franca, più infantile, insomma - era costretta a escludermi da quei privilegi che si concedono soltanto ai bambini spensierati, felici e soddisfatti.".
(Jane Eyre, Charlotte Brontë, Edizione, Bur 1951)

There was no possibility of taking a walk that day. We had been wandering, indeed, in the leafless shrubbery an hour in the morning; but since dinner (Mrs. Reed, when there was no company, dined early) the cold winter wind had brought with it clouds so sombre, and a rain so penetrating, that further out-door exercise was now out of the question.
I was glad of it: I never liked long walks, especially on chilly afternoons: dreadful to me was the coming home in the raw twilight, with nipped fingers and toes, and a heart saddened by the chidings of Bessie, the nurse, and humbled by the consciousness of my physical inferiority to Eliza, John, and Georgiana Reed.
The said Eliza, John, and Georgiana were now clustered round their mama in the drawing-room: she lay reclined on a sofa by the fireside, and with her darlings about her (for the time neither quarrelling nor crying) looked perfectly happy. Me, she had dispensed from joining the group; saying, "She regretted to be under the necessity of keeping me at a distance; but that until she heard from Bessie, and could discover by her own observation, that I was endeavouring in good earnest to acquire a more sociable and childlike disposition, a more attractive and sprightly manner- something lighter, franker, more natural, as it were--she really must exclude me from privileges intended only for contented, happy, little children".
(Jane Eyre, Charlotte Brontë)


4 commenti:

  1. Jane Eyre rimane il mio libro del cuore...e questa versione è davvero poetica, come dici tu...
    Il l'ho avuto in regalo da una mia cara amica quando ero ragazzina ed allegato al libro c'era un pacchetto di fazzoletti...ih,ih,ih...com'è bello piangere per un opera che rimane nella storia della letteratura!
    Buona Pasqua...
    Loredana

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    1. Cara Loredana hai ragione: l'esperienza di perdersi e commuoversi tra le pagine di un romanzo è qualcosa di indescrivibile! W le emozioni, quelle belle, forti di cui andiamo fiere! Grazie Buona e Pasqua anche a te:)

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  2. Deliziosamente idillica, davvero, hai ragione carissima Valeria, ma dopotutto una traduzione ben fatta dall'Inglese così come dal Tedesco deve evadere dalla letterarietà e ricorrere alla poesia che tali lingue già con il loro idioma esprimono.

    Grazie per questo spunto bellissimo, e lascia che ti abbracci caramente, infine, per augurarti una Santa Pasqua colma di Gioia e Serenità

    XO Dany

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    1. Cara Daniela, è bello ritrovare poesia in ciò che ci circonda!:) Grazie e dolce e serena Pasqua a te !:)

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