sabato 9 dicembre 2017

I Misteri di Chalk Hill

"Sollevò la testa e guardò in alto,verso il cielo, verso la luna. 
Poi allargò le braccia, come ad accogliere la notte"


Ho appena finito di leggere questo libro e francamente mi è proprio piaciuto. 
Uscito in Italia nel 2015 I Misteri di Chalk Hill di Susanne Goga (Giunti Edizioni) è un romanzo pieno di mistero e di romanticismo da leggere tutto d' un fiato davanti ad un camino acceso con una bella tazza di tè fumante tra le mani e un albero di Natale luccicante accanto.
Ambientato nelle colline del Surrey alla fine dell'800, il romanzo è un omaggio a Jane Eyre, come la stessa autrice dichiara in una intervista, e si svolge 50 anni dopo.
La storia è quella di Charlotte, un'istitutrice tedesca, che per sfuggire alle ombre della sua vita si reca in Inghilterra nella tenuta di campagna di Sir Andrew Clayworth un ricco parlamentare alla ricerca di una nuova istitutrice per la propria figlia Emily di otto anni.
Charlotte deve subito fare i conti con una situazione molto complessa. Emily ha di recente perso la madre, è convinta di vederne lo spettro e soffre di incubi notturni. Ha un genitore enigmatico ed è circondata da persone che serbano segreti e misteri. 
L'amore per la bambina porta l'istitutrice ad indagare su ciò che può essere accaduto prima del suo arrivo a Chalk Hill  e con l'aiuto di Thomas, un giornalista e critico molto affermato, affronterà una verità sconvolgente.

In questo video l'autrice presenta il libro...




mercoledì 22 novembre 2017

Cara Zia Jane


Oggi vi consiglio due libri diversi ma entrambi riconducibili alla stesso autore: James Edward Austen-Leight  (1798-1874), nipote di Jane Austen, figlio di James, fratello maggiore di JA, e di Mary Lloyd, la sua seconda moglie.  
Edward nacque nel 1798 ed ebbe il tempo di conoscere e frequentare la sua cara zia. 
Fu reverendo come suo padre e suo nonno e sposò, il 16 dicembre 1828, Emma Smith dalla quale ebbe dieci figli. Divenne poi l'erede della proprietà del prozio James Leigh-Perrot, eredità che gli consentì l'aggiunta di 'Leigh' al suo cognome. 
Come nipote di JA fece tesoro dei suoi ricordi giovanili, contattò discendenti che l'avevano conosciuta e riuscì a raccogliere un bel po' di materiale biografico sulla  'cara zia Jane'. Il 16 dicembre 1869 (1870) pubblicò la prima edizione dei Memoirs of Jane Austen  seguita nel 1871 da una seconda e una terza con contenuti inediti.


I Memoirs sono stati pubblicati in italiano in diverse edizioni...




A tal proposito segnalo il testo tradotto da G. Ierolli pubblicato nel 2012 (in pdf sul sito www.jausten.it e in versione stampata sul ilmiolibro.it) dal titolo Ricordo di Jane Asuten e altri Ricordi familiari (esiste anche un'edizione pubblicata da Elliot). 
E' un'edizione completa e raccoglie tutti i ricordi scritti dai familiari tra cui, oltre a Edward, troviamo quelli della sorellastra Anna (figlia di James fratello maggiore di JA e della sua prima moglie), della sorella Caroline (figlia di James e della sua seconda moglie), la 'Biographical Notice of the Author' scritta da Henry Austen (fratello di JA) e una rielaborazione della suddetta nota. 

I Memoirs è considerato una base per le biografie austeniane, non di certo un testo esauriente sulla materia, ma comunque interessante per aneddoti, informazioni su JA, della vita familiare, del suo lavoro di scrittrice e del tempo in cui ella visse.
Nell'edizione originale dei Memoirs fu inserita una rivisitazione dell'unico ritratto a noi pervenuto eseguito  dalla sorella Cassandra presumibilmente nel 1810 (originale conservato presso la National Portrait Gallery di Londra)
Jane Austen by Cassandra Austen,
 pencil and watercolour, circa 1810
© National Portrait Gallery, London link

Ma se nel suo Memoirs Edward raccolse le sue memorie e quelle di altri, a sua volta ha avuto il privilegio di avere le sue creazioni raccolte in un'edizione molto particolare: si tratta di Life in the Country: With Quotations by Jane Austen and Silhouettes by Her Nephew James Edward Austen-Leigh by Freydis Welland pubblicato nel 2015 in prima edizione e nel 2018 in seconda. (Libro solo in inglese!)


Il libro è una raccolta di silhouettes accuratamente eseguite dalla stesso Rev. Edward abile disegnatore come la stessa Jane scrisse in una lettera alla nipote Caroline. 
"We were quite happy to see Edward, it was unexpected pleasure, and he makes himself as agreeable as ever, sitting in such quite comfortable way making his delightful little Sketches".
(from letter of Jane Austen sent to Caroline Austen, Thursday, January 23, 1817)
Albero genealogico degli Austen link

Con il tempo Edward perfezionò la raffinata arte delle silhouettes creando immagini evocative del paesaggio in cui viveva e dei suoi abitanti. Di questo suo grande talento ne fece una passione di vita che negli anni migliorò sempre più fino ad arrivare ad eseguire tagli con grandissima perfezione e precisione. Parte delle sue silhouettes furono realizzate intorno alla metà del 1830 per il divertimento dei propri figli. 


Sebbene la cara zia Jane non visse tanto a lungo da poter vedere queste  piccoli capolavori,  in questo testo le silhouettes sono mostrate con delle brevi citazioni tratte dai suoi romanzi o dalle sue lettere e portano in luce quasi sempre ironia e umorismo.




Sarà che a me piacciono moltissimo le silhouettes o che trovo utile tutto ciò che racconta Jane Austen  (ogni testo che la riguarda aggiunge un tassello alla nostra inesauribile sete di  conoscerla meglio), consiglio questo libro come piccolo gioiello per collezionisti di libri da sfogliare, leggere ed ammirare in onore della cara zia Jane.

martedì 14 novembre 2017

The Lady of the Lakes


Se come me amate Beatrix Potter e non potete fare a meno di leggere, parlare, vedere qualcosa che la riguardi The Lady Of Lakes è un cortometraggio che fa per voi! 
Se non la conoscete, mai sentita (difficile per chi legge il questo blog!) e pensate che sia solo una scrittrice per bambini allora dovete vederlo comunque perché è un piccolo ma bellissimo omaggio a questa scrittrice fantastica che è impossibile non amare!

 scena tratta da The Lady  of Lakes

Diretto da Olivia Frost una giovane studentessa dell'Università di Bristol, The Lady of Lakes è dedicato alla donna che più di tutte ha lasciato un segno nella storia del Lake District (e non solo): Beatrix Potter. I proventi della pubblicazione dei suoi racconti sono stati tutti reinvestiti in acquisti di terreni e fattorie così da sottrarli alle speculazioni edilizie dell'epoca! Oggi tutto è di proprietà del National Trust!
Olivia Frost ci regala un cortometraggio bello, semplice, con delle vedute spettacolari! 
Il film è la storia di Beatrix e della sua terra dove le tradizioni vanno tramandate e gli animali vanno tutelati e protetti (Beatrix fu una grande allevatrice delle pecore Herdwick). La Frost, amante della natura vede in Beatrix colei che seppe inseguire i suoi sogni e le sue passioni contro il volere di altri. 

scena tratta da The Lady  of Lakes

Beatrix ebbe un' infanzia in un agiata famiglia, lottò contro i pregiudizi dell'epoca verso le donne scrittrici, affrontò la tragedia della morte del suo amato editore, lasciò definitivamente la sua città per recarsi nel lontano nord, incontrò speculatori edilizi con i quali seppe fronteggiare con orgoglio e determinazione ed infine seppe trovare pace e l'amore nel Lake District. Ed è proprio qui che ha saputo costruire il suo più grande capolavoro: la preservazione della terra al suo stato naturale per donarla ai posteri e all'umanità intera!
Questo short film è un vero omaggio a quella terra, ben diretto, ben recitato e soprattutto, come la stessa autrice ha dichiarato, è un vero messaggio diretto ai giovani per invitarli a preservare, rispettare la natura e lottare per le proprie passioni e i propri  sogni. Proprio come la storia di Beatrix.
Buona visione!:)

Per vedere the Lady of the Lakes questo è il link 
The Lady of the Lakes from Olivia Frost on Vimeo.


Narration: Alison Campbell 
Music: Jessie van den Boorn and Audio Network
Photography: Olivia Frost, Stephen Matter, Nardine Groch
Aerials: Simon Handley and Alex Meacock
Stills photography: Alice Owen
Student short film made for the MA Wildlife Filmmaking Degree at UWE Bristol

domenica 12 novembre 2017

Ai Piani Bassi

Einaudi Editore, 2012

Per tutti gli appassionati del genere Downton Abbey (e non solo) ai Piani Bassi (Below Stairs) è un libro da non perdere! 
E' il racconto autobiografico di Margaret Powell, una giovane donna che sin da giovanissima iniziò la sua lunga carriera al servizio di ricche famiglie britanniche (non fatevi ingannare dalla copertina. Margaret non lavorò mai ad Highglere Castle!)
Below Stairs fu pubblicato per la prima volta nel 1968 e vendette 14.000 copie nel primo anno! In Italia il romanzo è stato pubblicato da Einaudi nel 2012. 
Margaret Powell nacque nel 1907 in una famiglia numerosa e povera (il padre lavorava saltuariamente come pittore e la mamma domestica), e trascorse la prima infanzia in una piccola casa a Howe nel Sussex aiutanto la mamma nella cura e nelle faccende di casa.
Sebbene a  13 anni dimostrò abili doti scolastiche fu costretta ad abbandonare gli studi e a trovare un primo lavoro in una lavanderia di un albergo di Brighton. Successivamente incominciò il duro lavoro di sguattera poi di aiuto cuoca ed infine di cuoca presso differenti famiglie.

La servitù nella seie TV Downton Abbey

Ai Piani Bassi è un libro che si legge tutto d’un fiato perché è scritto con semplicità ma anche con una grande ironia da questa donna che seppe affrontare sacrifici e costrizioni nella speranza che tutto un giorno sarebbe andato per il meglio. E in parte così fu perché il suo matrimonio con Albert Powell, un giovane lattaio, segnò la fine del suo lavoro al servizio.

'Prima ancora che mi sedessi a bere il tè, 
mi mostrarono l'elenco dei miei doveri. 
Li' per lì, pensai che si fossero sbagliati. 
Per fare tutto ci volevano almeno sei persone'.

La Powell con il suo racconto ci accompagna in un viaggio nel mondo delle divisioni di classe, nei privilegi dei ricchi e nei sacrifici dei poveri. Da un lato i ricchi, eleganti, ben nutriti, spesso impegnati a fare nulla, dall’altro gli umili servi, mal pagati, affamati, infreddoliti, costretti a turni di lavoro dalle prime luci dell’alba fino a notte fonda. La divisione tra ‘loro’ e ‘noi’ segnò un' epoca.
Alla fine della seconda guerra mondiale, con tre figli abbastanza grandi Margaret ritornò al servizio. Morì nell’aprile del 1984 lasciano una considerevole somma in eredità.




Nel 2012 la BBC ha prodotto un bellissimo documentario in 3 puntate della prof. Pamela Cox. Il titolo è Servants: The True Story of Life Below Stairs (copiate il titolo ed inseritelo su you tube – versione solo in inglese)
La Cox ricostruisce la vita al servizio dalla fine dell’800 cercando le origini di tanti, come lei, discendenti di uomini e donne domestici al servizio di ricchi aristocratici. Le tre puntate sono un vero e proprio viaggio tra dimore, pannelli con i campanelli, corridoio nascosti, cucine e tanto altro ancora. C’è anche una breve e significativa testimonianza proprio di Margaret Powell. Assolutamente da vedere anche se purtroppo non credo che sia mai stato doppiato in italiano.



giovedì 9 novembre 2017

Il ritorno di Peter


Nuovo adattamento cinematografico per Peter il coniglio raccontato da Beatrix Potter in uno dei suoi primi lavori. 
Dimentichiamoci delle atmosfere calme e rilassate della campagna inglese che siamo abituati a leggere nei suoi racconti e a vedere nella bellissima serie animata del 1993 della BBC.
Il 'nuovo' Peter si è decisamente adeguato ai tempi! Rimane pur sempre il coniglio ribelle che continua a sfidare il suo vicino Mr McGregor ma questa volta cerca di conquistare l'amicizia della nuova vicina con un mix di animazione e live-action. 
Diretto da Will Gluck, prodotto dalla Sony Pictures e interpretato da Domhnall Gleeson e Rose Byrne, il film arriverà nelle sale il prossimo febbraio.  
Non tutti hanno accolto la produzione in maniera favorevole. Un articolo del Guardian scrive di un film creato per rendere le persone tristi. Saremo d'accordo? Chissà...non ci resta che aspettare febbraio e vedere come andrà a finire!



sabato 4 novembre 2017

Victoria, tra manieri e favolosi castelli!

Bellissima seconda stagione quella di Victoria terminata il mese scorso!! Otto puntate di puro piacere per tutti coloro appassionati di serie tv e in particolare di questa!


A me Victoria piace tantissimo! Sarà perché è in costume, è storica, gli attori sono belli e bravi, le ambientazioni bellissime! 
Jenna Coleman e Tom Hughes rispettivamente Victoria ed Albert non deludono! Ci fanno appassionare ancora di più alla loro storia d'amore. Perché se per un attimo chiudiamo gli occhi e facciamo finta di non pensare all'immenso potere della regina e del suo impero, al suo dominio in quasi mezzo mondo, alla rivoluzione industriale, alla ricchezza, i castelli, le dimore, la forza dell'aristocrazia britannica ed Europea (Victoria era nipote del re del Belgio), quello che torna ai nostri occhi è questa coppia tra leggenda e realtà. 


Lui bello, colto e perfetto padre di famiglia. Personaggio all'avanguardia dei tempi ed estremamente legato alla famiglia. Lei non particolarmente bella e neanche colta, poco 'mamma' e molto più moglie e regina, icona del suo tempo fino ai nostri giorni.
In questa seconda serie abbiamo visto Vittoria ed Albert impegnati nei loro ruoli di sovrana e principe consorte oltre che di genitori. 
Come nella prima serie anche in questa le location sono da mozzafiato!

Harlaxton Manor
Un’intera puntata girata alla corte francese!. In realtà è Harlaxton Manor nel Lincolnshire, una meraviglia costruita nel 1837 in cui si mescolano stile giacobita, elisabettiano e barocco.

Harewood House
Parte delle scene di Buckingam Palace sono state girate a Harewood House  vicino Leeds, West Yorkshire, 

"Harewood is in Yorkshire. The park seems very fine; the  view from the window is very pretty. We dined in the beautiful gallery with a party of nearly 300 in number."
Victoria’s diary 12 september 1835


Allerton Castle
E quando il nostro bel Albert ritorna nella sua Coburgo  la sua spendida casa è Allerton Castle nel North Yorkshire.

Blair Castle
Una bellissima puntata è interamente girata in Scozia nelle highland tra panorami mozzafiato e lo splendido Castello di Blair la cui costruzione risale al 1269 (ospitò nel 1844 la regina e il consorte) Il castello è situato nei pressi del villaggio scozzese di Blair Atholl, nel Perthshireantica residenza dei signori e poi duchi di Atholl, capi del Clan Murray.

Duncombe Park
Infine alcune scene sono state girate a Duncombe Park vicino Helmsley, North Yorkshire. 
Luoghi meravigliosi, già visti in altre produzioni televisive e cinematografiche...insomma Victoria è senza dubbio una serie tv tutta made in GB!
Ora non ci resta che attendere la già annunciata edizione speciale interamente dedicata al Natale. Albert importò dalla Germania le tradizioni natalizie e qual miglior modo di accrescere fama e audience con una bella proiezione stile Downton Abbey? Non ci resta che attendere!:) 





lunedì 9 ottobre 2017

It's my Birthday today!

A beautiful poem and a wonderful illustration for my birthday gift! Enjoy it with me :)

A Birthday, illustration by Emma Florence Harrison
 to the Poems of Christina Rossetti
A Birthday 
by Christina Georgina Rossetti

My heart is like a singing bird
Whose nest is in a water'd shoot;
My heart is like an apple-tree
Whose boughs are bent with thickset fruit;
My heart is like a rainbow shell
That paddles in a halcyon sea;
My heart is gladder than all these
Because my love is come to me.

Il mio cuore è come un uccello che canta
il cui cuore è in un germoglio annaffiato.
Il mio cuore è come un albero di mele
con i ramoscelli piegati da ricchi frutti.
Il mio cuore è come una conchiglia arcobaleno
che naviga in un mare sereno.
Il mio cuore è più felice di tutti questi,
perchè il mio amore sta venendo da me.

Raise me a dais of silk and down;
Hang it with vair and purple dyes;
Carve it in doves and pomegranates,
And peacocks with a hundred eyes;
Work it in gold and silver grapes,
In leaves and silver fleurs-de-lys;
Because the birthday of my life
Is come, my love is come to me. 

Costruisce per me un palco di seta e piuma,
lo sospende in colori araldici e porpora,
vi scolpisce colombe e melograni,
e pavoni con centinaia di occhi.
Lo lavora in grappoli d’oro e d’argento,
in foglie e argentei fiordalisi.
Poiché il compleanno della mia vita è venuto,
il mio amore è venuto da me.

Florence Harrison (1877–1955) was an Art Nouveau and Pre-Raphaelite illustrator of poetry and children's books. Many of her books were published by Blackie and Sons. She illustrated books by notable Pre-Raphaelite circle poets Christina Rossetti, William Morris and Sir Alfred Tennyson. 
She has been previously known by name Emma Florence Harrison, although there is some dispute that this was correct. The works previously attributed to Emma may actually be by Florence Susan Harrison who was Australian. 

Christina Rossetti was born in London, to Gabriele Rossetti, a poet and a political exile from Vasto, Abruzzo, and Frances Polidori, the sister of Lord Byron's friend and physician, John William Polidori.
She had two brothers and a sister: Dante Gabriel became an influential artist and poet, and William Michael and Maria both became writers. Christina, the youngest, was a lively child. She dictated her first story to her mother before she had learned to write.

Florence Harrison è stata un illustratrice di poesie e libri in stile Liberty e Pre-Raffaelita. Molti dei suoi libri sono stati pubblicati da Blackie and Sons. Illustrò libri di artisti tra cui Christina Rossetti, William Morris e Sir Alfred Tennyson.
Misteriosa è la sua vera identità. All'inizio fu riconosciuta in Emma Florence Harrison, ma una successiva scoperta ha attribuito le sue opere a Florence Susan Harrison illustratrice australiana.

Christina Georgina Rossetti (Londra, 5 dicembre 1830 – Londra, 29 dicembre 1894) è stata una poetessa britannica, sorella di Dante Gabriel, William Michael e Maria Francesca. Il padre, Gabriele Rossetti, era un poeta italiano. La madre, Frances Polidori, era la sorella del medico di Lord Byron, John William Polidori.

mercoledì 4 ottobre 2017

October

From The country diary of an
Edwardian Lady  by Edith Holden

The Vagabond 
by Robert Louis Stevenson

Give to me the life I love,
Let the lave go by me,
Give the jolly heaven above
And the byway nigh me.
Bed in the bush with stars to see,
Bread I dip in the river -
There's the life for a man like me,
There's the life for ever.

Datemi la vita che amo
Lasciate che il resto mi scorra accanto.
Datemi cieli festosi sopra di me,
E strade di campagna.
Un letto tra cespugli con stelle da vedere,
Pane da inzuppare nel torrente.
Questa è la vita per un uomo come me,
Ecco quel che è vita per sempre.

Let the blow fall soon or late,
Let what will be o'er me;
Give the face of earth around
And the road before me.
Wealth I seek not, hope nor love,
Nor a friend to know me;
All I seek, the heaven above
And the road below me.

Cada il colpo, prima o dopo,
Sia quel che sia di me,
Date la faccia della terra intorno, 
E la strada davanti a me.
Non cerco ricchezza, speranza né amore,
Né un amico che mi conosca;
Voglio solo il cielo sopra 
E la strada sotto di me.

From The country diary of an
Edwardian Lady  by Edith Holden

Or let autumn fall on me
Where afield I linger,
Silencing the bird on tree,
Biting the blue finger.
White as meal the frosty field -
Warm the fireside haven -
Not to autumn will I yield,
Not to winter even!

O l'autunno mi colga
Mentre vago nei campi,
Zittendo l'uccello sul ramo,
Mordendo di freddo le dita.
Bianco come farina il prato brinato 
Tiedido il riparo vicino al fuoco,
No non cederò all'autunno,
E neppure all'inverno.

Let the blow fall soon or late,
Let what will be o'er me;
Give the face of earth around,
And the road before me.
Wealth I ask not, hope nor love,
Nor a friend to know me;
All I ask, the heaven above
And the road below me.

Cada il colpo, prima o dopo,
Sia quel che sia di me.
Date la faccia della terra intorno 
E la strada davanti a me.
Non cerco ricchezza, speranza né amore,
Né un amico che mi conosca;
Quello che cerco è il cielo sopra 
E la strada sotto di me.

From The Nature Notes of an
Edwardian Lady  by Edith Holden

sabato 23 settembre 2017

18 Miglia di Libri!

"Welcome to Strand Book Store, New York City's legendary home
 of 18 Miles of new, used and rare books!"


Una libreria da sogno o il sogno di una libreria? In realtà tutti e due!. Ecco cosa ho pensato entrando in Strand una delle libreria in assoluto più belle che abbia mai visto! Strand è una libreria storica fondata nel 1927 da Benjamin Bass in Fourth Avenue, nella “Book Row” una strada che negli anni tra il 1890 e il 1960 vantava ben 48 negozi di libri di seconda mano! Nel 1956 Strand fu spostata dal figlio Fred nell’attuale location all’angolo di East 12th Street e Broadway.



Oggi la libreria vanta tre piani e mezzo con migliaia di libri tutti accuratamente esposti in scaffali che puoi tranquillamente consultare. Strand è il regno del libro usato ma anche del  nuovo. E' incredibile vedere una così grande quantità di testi in vendita al pubblico in un negozio!  Mai visti così tanti!  Il motto di Strand è “Libri per 18 miglia” (30 km di scaffali!!)! E  lì ci sono tutti! :). 
L'esposizione è perfetta: tutti accuratamente divisi per argomento così che nonostante la quantità ognuno può cercare le aree di suo interesse facilmente. La sezione al terzo piano è dedicata ai libri rari e da collezione.




Mi sono persa tra gli scaffali ...sarei stata lì per ore! Entusiasta guardavo e non credevo a quello che vedevo. Il bello è che da Strand puoi vendere, comprare, guardare, incontrare, ballare e addirittura fare un banchetto di nozze...insomma sembra che l'universo libro sia tutto concentrato lì.
I miei acquisti? Pochi...troppo pochi a causa del peso dei libri da trasportare in valigia! (non so quanti ne ho presi i mano per poi lasciarli quasi piangendo!). Di uno vi ho già parlato nel mio precedente post. E' il libro di poesie di Robert Frost scritto per studenti. Comprato a solo 1 dollaro! Bellissimo il prezzo e il libro!:) Degli altri due ve ne scriverò al più presto nei prossimi post! In conclusione se andate a New York non vi perdete questa tappa! E' da vedere assolutamente!!:) 




- Per info questo è il sito web della libreria.
- Se volete cimentarvi in una prova del leggendario quiz sottoposto a chi chiede di lavorare presso la libreria potete cliccare qui! E' richiesto il giusto abbinamento libri/scrittori! 
- Una presentazione di Strand a cura del suo proprietario la trovate a questo link 
- Un video sulla storia di Strand potete vederlo qui

giovedì 21 settembre 2017

Mabon



Mabon is the second of three harves festival: Lughnasadh, Mabon and Samhain.  Mabon celebrates the second harvest and the start of winter preparations, and it is the time to respect the impending dark while giving thanks to the sunlight.
Because this holiday is determined by the movement of the Earth in relation to the Sun, the exact date and times varies from year to year; it is usually either September 22 or 23. On the equinox, night and day are nearly exactly the same length – 12 hours – all over the world. This is the reason it's called an "equinox," derived from Latin, meaning "equal night."
In the Northern Hemisphere  the September equinox is the autumnal (fall) equinox and in the Southern Hemisphere, it is the vernal (spring) equinox. 
In the past I have already written about this holiday because it really fascinates me so much. It's full of myths and legends! Here are my older post about Mabon




Mabon è il secondo dei tre festival del raccolto: Lughnasadh, Mabon e Samhain. Mabon celebra la seconda raccolta dei frutti della terra e l'inizio dei preparativi per il lungo inverno, nel rispetto dell'oscurità che si avvicina, rendendo grazie alla luce del sole.
Poiché questa festa è determinata dal movimento della Terra in relazione al Sole, la data e l'ora esatta variano da anno in anno; è di solito il 22 o il 23 settembre. Nell'equinozio, la notte e la giornata sono quasi esattamente la stessa lunghezza - 12 ore - in tutto il mondo. Questo è il motivo per cui si chiama "equinozio", derivato dal latino, che significa "notte uguale".
Nell'emisfero settentrionale l'equinozio di settembre è l'equinozio autunnale e nell'emisfero meridionale, è l'equinozio primaverile.
In passato ho già scritto di questa festività perchè mi affascina davvero tanto. E' piena di tradizioni miti e leggende! Qui i miei post precedenti.



martedì 19 settembre 2017

Poems of Autumn

"You catch a poem just as it comes, he once said. 
What he caught were poems about New England and about life."
(from Poetry for Young People)



The Road Not Taken
by Robert Frost

Two roads diverged in a yellow wood,
And sorry I could not travel both
And be one traveler, long I stood
And looked down one as far as I could
To where it bent in the undergrowth;

Then took the other, as just as fair,
And having perhaps the better claim,
Because it was grassy and wanted wear;
Though as for that the passing there
Had worn them really about the same,

And both that morning equally lay
In leaves no step had trodden black.
Oh, I kept the first for another day!
Yet knowing how way leads on to way,
I doubted if I should ever come back.

I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I—
I took the one less traveled by,
And that has made all the difference.

A beautiful poem by Rober Frost from  Poetry for young people, a collation of poems that introduce Robert Frost to pupils. The selections are arranged by the seasons, and Sorensen's handsome watercolor illustrations capture the feel of the New England landscape.
Frost writes about choices that everyone must take in life. He is in 'a yellow' wood and stands a long time looking a fork in the road, trying to decide which road to take continue his trip. He choose the 'grassy' but the roads seem to be very similar. Both have new leaves but he preferred the one that not many people have travelled down and he knows that he will probably never come back.



Due strade divergevano in un bosco d’autunno
e dispiaciuto di non poterle percorrerle entrambe,
essendo un solo viaggiatore, a lungo indugiai
fissandone una, più lontano che potevo
fin dove si perdeva tra i cespugli.

Poi presi l’altra, che era buona ugualmente
e aveva forse l’aspetto migliore
perché era erbosa e meno calpestata
sebbene il passaggio le avesse rese quasi uguali.

Ed entrambe quella mattina erano ricoperte di foglie
che nessun passo aveva annerito
oh, mi riservai la prima per un altro giorno
anche se, sapendo che una strada conduce verso un’altra,
dubitavo che sarei mai tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra molti anni:
due strade divergevano in un bosco ed io –
io presi la meno battuta,
e questo ha fatto tutta la differenza.


Un bellissimo poema autunnale di Robert Frost tratto da Poetry for Young People, una raccolta di poesie che introducono il poeta statunitense Robert Frost ai giovani. Le poesie sono divise secondo le stagioni, e le meravigliose illustrazioni ad acquerello di Sorensen mostrano il sensazionale del paesaggio del New England. ! 
Il tema del poema è una passeggiata in un bosco autunnale che metaforicamente rappresenta i 'sentieri' della vita che spesso giungono ad un bivio davanti al quale dobbiamo fare delle scelte su quale percorso seguire. Egli si trova in un bosco ricoperto di foglie ingiallite davanti ad una strada che si divide in due. Cerca di decidere quale strada percorrere per continuare il suo viaggio e la sua scelta ricade su quella più erbosa, probabilmente meno frequentata, ma le due strade sono molto simili. Il suo rammarico è di non poterle scegliere entrambi, di non poter tornare indietro e che la sua scelta in ogni caso ha fatto la differenza.